Otranto
La cattedrale bizantina fu eretta tra l fine del IX e l’inizio del X secolo nel punto più alto dell’insediamento; rappresenta una delle strutture più importanti dell’arte bizantina in Italia Meridionale. La tradizione vuole che la chiesa sia stata fondata proprio da San Pietro che di ritorno dall’Oriente sbarcò in Salento e battezzò gli abitanti di Otranto fondando la prima chiesa. L’episodio è ricordato dalla statua barocca di San Pietro consevata all’interno, opera di Cesare Penna.
Presenta pianta a croce greca inscritta in un quadrato con tre absidi estradossate, quella centrale più ampia rispetto alle laterali e provvista di tre fonti di luce. L’incrocio dei bracci è coperto da una bassa cupola emisferica, illuminata da quattro piccole finestre rettangolari, e impostata su quattro pennacchi poggianti su pilastri cilindrici. I bracci della croce hanno alte volte a botte, mentre i quattro vani angolari sono coperti da basse botti con orientamento Est-Ovest.
Dei numerosi strati di affreschi che decoravano tutte le pareti interne, sono ancora conservate alcune interessanti rappresentazioni di epoche diverse. Le più antiche, collocate nella volta a botte a sinistra, raffigurano La lavanda dei piedi e l’Ultima cena, una scena frammentaria del Tradimento di Cristo nella volta a botte del vano angolare Nord-occidentale. Un’altra scena frammentaria dello stesso ciclo, la Natività e Arrivo dei Magi, si legge sul muro Nord del braccio occidentale.
Il secondo strato è quello più esteso tra tutti, si trova sulle pareti e volta del braccio orientale, parete bassa dell’abside e intorno alla stessa. Le scene che si riconoscono sono l’Annunciazione, un Padre della Chiesa, medaglioni con angeli, la Natività, l’Anastasis, la Pentecoste, mentre sulla volta del braccio Nord troviamo scene della Genesi, e nella parete del braccio Sud le scene della Presentazione al Tempio e Battesimo. Il terzo strato di pittura, sebbene limitato, è importante perché rilascia l’unico ritratto di donatore e iscrizione dedicatoria. Il quarto e il quinto strato sono molto deteriorati: nella conca absidale compare una data (1540) che si trova nella bordura della Madonna in trono con Bambino. Il quinto strato affrescato è piuttosto esteso: lo troviamo nell’abside e sulla parete della navatella angolare di Nord-Est con una Madonna con Bambino tra i santi Nicola e Francesco da Paola e sugli pseudo-capitelli con busti di santi.