
L’impianto della città arcaica, a cui appartiene la fortificazione, si sovrappone ad insediamenti di epoca precedente. Il primo, che dai dati oggi disponibili sembra essere in gran parte concentrato nell’area settentrionale della zona archeologica, è costituito da un villaggio di capanne dell’età del Bronzo (XVI-XV sec. a.C.), in parte tagliato dallo scavo del fossato di età arcaica.

– Museo Diffuso di Cavallino
– Salento Archeologico
– Lecce messapica e Rudie
– Osteria La Remesa (Cavallino)
– Agriturismo Arangea (Lequile)
Il castello di Copertino è uno dei più interessati del Salento. Rientra nel programma di ristrutturazione militare voluto da Carlo I d’Angiò. Inoltre il castello era la sede amministrativa del capoluogo della contea affidata a Gualtieri di Brienne, conte di Lecce. In seguito Maria d’Enghien lo diede in dote alla figlia Caterina Orsini. Federico d’Aragona donò Copertino ai Castriota Scandemberg principi d’Albania.
Durante il regno di Carlo V venne incaricato di riprogettare il Castello di Copertino l’architetto Evangelista Menga, che lo terminò nel 1540.
Presenta un impianto quadrangolare con quattro baluardi a lancia sui vertici, fossato intorno a tutta la cortina muraria e un unico accesso preceduto da un ponte in pietra a due fornici in sostituzione dell’originario ponte levatoio in legno. Il portale di ingresso è di gusto catalano-durazzesco finemente decorato con rosoni e medaglioni che racchiudono i ritratti di personaggi illustri. Attraverso il portale si accede nell’androne, caratterizzato da un percorso a “baionetta” per assicurare una maggiore difesa. Dal cortile interno è possibile vedere i resti delle fortificazioni precedenti. A sinistra il basamento a scarpa del mastio angioino. Sulla destra è il portale rinascimentale di accesso all’ attuale Cappella di San Marco, in origine posto di guardia, come dimostrano le feritoie che si aprono all’interno dell’androne. Sulla sinistra rispetto all’ingresso, sono il pozzo e il portico del Palazzo Pignatelli, a tre basse arcate, recante lo stemma dei Pinelli-Pignatelli. Di fronte è l’accesso alle scuderie e, sulla destra, l’ingresso al salone angioino (sala convegni). Il piano superiore era destinato a residenza.