LE MARINE DI MELENDUGNO, MARE E PANORAMI DA FAVOLA

Procedendo lungo la costa adriatica dalla marina di Lecce scendendo verso sud in direzione di Otranto, si giunge alle bellissime marine di Melendugno, che presentano un paesaggio alternato di fine spiaggia e di bianche rocce calcaree che si stagliano sul mare.

SAN FOCA
Il primo centro che si incontra, piccola cittadina di pescatori che prende il nome da un vescovo leccese. Fino agli anni Venti del secolo scorso le grotte che si incontrano sulla costa erano abitate da pescatori, ma oggi sono totalmente abbandonate o vi si possono trovare alcuni degli strumenti di pesca che i pescatori della zona lasciano come fossero depositi. Un tempo aveva due porti che sono stati poi uniti ed oggi si tratta di uno dei porti turistici più importanti del Salento. Oltre ad essere un’importante meta turistica per il suo mare limpido e le acque cristalline, a San Foca è presente un’antica torre di avvistamento del Cinquecento a base quadrata e corpo troncopiramidale, oggi sede della Capitaneria di Porto.

ROCA VECCHIA
A pocha distanza da San Foca si giunge a Roca Vecchia, località di grande interesse per la sua lunga continuità di vita e per le scogliere magnifiche ricche di insenature dove tuffarsi in acque trasparenti, famosissima la Grotta della Poesia, luogo oggi tutelato da ingressi contingentati.

TORRE DELL’ORSO
Superata Roca Vecchia si arriva a Torre dell’Orso, una delle località turistiche più ambite del Salento per le sue spiagge bianche e il mare limpido e pulito grazie alle correnti del Canale d’Otranto che le hanno consentito di ottenere più volte le Bandiere Blu d’Europa. Le spiagge sono circondate da dune e da una pineta impiantata in età fascista per bonificare la zona. A sud della scogliera vi è la grotta di San Cristoforo nella quale sono stati rinvenuti antichi graffiti. A sud della baia si incontrano due faraglioni noti come Le Due Sorelle, legati ad un’antica leggenda. Si racconta infatti che due sorelle un giorno decisero di riposarsi dalle loro fatiche recandosi a Torre dell’Orso per un tuffo nelle acque cristalline. Nuotando nel mare in tempesta non riuscirono più a tornare a riva. Gli dei, commossi dalla loro situazione, le trasformarono nei due suggestivi faraglioni.
Il nome proviene da una torre di avvistamento del XVI secolo, a base quadrata e di forma troncopiramidale.

TORRE SANT’ANDREA
Importante località balneare e turistica, in estate meta di giovani per locali e concerti. Il centro dista qualche chilometro dalla costa ed è noto soprattutto per la Cappella di San Niceta e per il Castello Baronale d’Amelj. La costa è rocciosa e frastagliata, costituita da faraglioni, grotte, e anfratti e interrotta solo di rado da piccole calette con l’acqua cristallina.

Photo Credit: @Paolo Laku; @Bruno Barillari

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